Giuseppe Cau, l’incontro con il Cavaliere della Vespa
/in Bull Days, Enjoy, Sports/da stecngHo avuto il privilegio di conoscere Giuseppe Cau, simbolo della Vespa icona del design italiano nel mondo.
La scorsa settimana la Vespa ha compiuto 75 anni! Negli stessi giorni l’icona made in Italy ha anche superato i 19 milioni di esemplari prodotti dal ‘46. Due importanti traguardi che confermano quello che il marchio di Pontedera rappresenta nell’immaginario collettivo: un simbolo di libertà e del design italiano. Io i valori più autentici della Vespa ho avuto modo di scoprirli e viverli da molto vicino. Per questo voglio raccontarvi del mio incontro con Giuseppe Cau, campione e simbolo dello scooter più famoso al mondo.
Chi è Giuseppe Cau
Un uomo in particolare ha avuto il merito di riuscire a rappresentare alla perfezione l’animo della Vespa. Quest’uomo è Giuseppe Cau, classe 1928, romano di nascita ma pontederese d’adozione.
“Giuseppe, il tuo mezzo ideale è la Vespa di Piaggio. Piccoletto come sei, sopra a quella a te chi ti ferma?”. Furono queste le parole di Luciano Moroni quando l’allora 18enne Giuseppe lavorava nella sua officina meccanica.
Non appena arrivò da riparare una Vespa il ragazzo non aspettò molto per chiedere il permesso di pilotarla per la gara al Lido di Ostia. Guidando una semplice Vespa da turismo riuscì a piazzarsi secondo davanti a veri piloti su esemplari da gara.
Da quella prima competizione in poi nulla sarà come prima. Dal 47’ a bordo dell’iconica Vespa portò a casa una vittoria dopo l’altra. Nessuno riusciva a fermarlo. È così che si fece notare da Enrico Piaggio in persona che nel ’48 lo portò a Pontedera per affidargli lo sviluppo Vespa.
Simbolo del Reparto Corse della Piaggio, medaglia d’oro alla Sei Giorni del ’51 e vera icona dello scooter più famoso di sempre. Pilota, meccanico, collaudatore e consigliere prezioso per nuove idee.
Entra anche da protagonista nella prima squadra acrobatica Vespa oltre ad escogitare sempre nuove migliorie, come la visiera antiappannamento.
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Il mio incontro con Cau
Giuseppe Cau, oltre ad incarnare alla perfezione lo spirito del marchio di Pontedera, è anche una bellissima persona. Io ho avuto il privilegio di incontrare il Sig. Cau al Museo Piaggio durante l’edizione toscana 2019 del Bull Days.
Un momento speciale per condividere non solo la passione per la velocità e per conoscere le storie del mitico “fantino” della Vespa, ma anche per stringere una genuina amicizia. In quell’occasione ho scoperto insieme a lui e ai suoi epici racconti una collezione unica al mondo.
Il Museo nasce nel 2000 nei locali dell’ex officina per valorizzare il patrimonio storico di una delle più antiche imprese italiane. Oggi il Museo Piaggio è il più grande museo italiano dedicato alle due ruote e organizza periodicamente anche delle esposizioni temporanee nel campo dell’arte moderna e contemporanea.
Ma oltre alla visita museale, il campione vespistico mi ha invitato a casa sua per ammirare i numerosi cimeli raccolti in tutta una vita. Ogni premio, ogni quadro e foto storica, ogni oggetto raccontava i suoi successi e i 75 anni di gloriosa storia della Vespa.
Mi ha spiegato gli assi nella manica che aveva in pista, ma anche quando giovane e gracilino com’era cominciò a lavorare per la Piaggio. I suoi primi successi, le vittorie alla Salita della Merluzza, ai Sassi Superga, la Coppa di Perugia, la Sei Giorni Motociclistica Internazionale e tutte le altre grandi vittorie.
Alla fine ha voluto anche mostrarmi e farmi salire in sella ad alcune delle mitiche Vespe della sua collezione privata ricca di serie speciali e pezzi unici da museo. Tra queste spicca la “Super Cau” un modello commemorativo e in limited edition di 99 esemplari completamente ideato e realizzato dal Cavalier Cau.
Questa due ruote vuole infatti celebrare il 70° anniversario della nascita della Vespa e allo stesso tempo anche uno dei suoi più importanti “interpreti”. Non a casa compare sullo scudo il 94, che era il numero da gara di Giuseppe Cau. Lo ringrazio ancora per avermi ospitato e per aver condiviso con me la sua storia e la sua passione.
Lo scooter più amato al mondo
Tale incontro, con tutte le emozionanti vicende collegate, è sicuramente emblematico di quanto la Vespa sia un marchio storico ma sempre contemporaneo. Quando un prodotto o un oggetto di design oltrepassa la sua semplice funzione diventa una leggenda.
Non è più qualcosa di materiale, si trasforma in un simbolo di sogni e ideali. È questo il caso della Vespa, non un semplice scooter, ma un vero e proprio fenomeno culturale mondiale.
Protagonista nel boom del dopoguerra, è diventata presto emblema di libertà ed emancipazione per i giovani di tutto il globo. La gioia di vivere, la spensieratezza e il desiderio di guardare al futuro senza timore sono i valori intrinseci all’iconica due ruote.
Uno scooter unico capace di ispirare con il suo spirito vivace e la sua genuina semplicità i creativi di tutto il mondo. Ne sono una prova le numerose partnership con brand prestigiosi come Dior, (RED) e Sean Wotherspoon.
Tant’è che il marchio di Pontedera non sente per niente le 75 candeline recentemente spente. Commercializzata in 83 paesi in tutti i continenti, da tempo protagonista nella cultura di massa, la Vespa è un’icona di stile intramontabile.
Stefano Cigana