Gunther, il cane più ricco del mondo, acquista l’isola privata di Nicolas Cage alle Bahamas

Dopo il successo planetario di Gunther’s Millions su Netflix, continuano i progetti e gli investimenti del Gunther Trust: la webserie si conclude infatti con un coming soon da parte del prof. Mian e di Carla in una delle proprietà già possedute da Gunther alle Bahamas.

L’isola chiamata Leaf Cay, isola privata di Nicolas Cage, oltre che a diversificare le risorse di Gunther, diventerà un centro per il benessere degli animali.

Cosa c’entro io in tutto questo? Ovviamente mi occuperò di tutte le attività di comunicazione. Ci vediamo su Netflix.

Una storia incredibile trasmessa su Netflix

La nuova serie di Netflix, Gunther’s Millions, è diversa da tutte le altre. Il suo soggetto singolare tiene gli spettatori incollati allo schermo mentre si chiedono: “Può essere più folle di così?”. Ed è così.

Scorrono le immagini di folle di fan, stampa mondiale, relazioni con celebrità, mega-yacht, supercar, nightclub “free love”, cult band, squadre di calcio, la villa di Miami della popstar Madonna e, cosa ancor più intrigante, un progetto di ricerca di trent’anni sulla felicità.

Sorprendentemente, questa è solo la punta dell’iceberg, perché la storia di Gunther non è assolutamente finita.

Gunther’s Millions: il sequel parte con l’isola alle Bahamas

Con l’acquisto della paradisiaca isola di Nicolas Cage, Mian e il Gunther Trust intendono proseguire la ricerca scientifica sulla felicità, gli esperimenti sociali, le iniziative per il benessere di persone ed animali, oltreché contribuire alla diversificazione del patrimonio di Gunther.

Quello che molti non sanno, è che in qualità di consulente di comunicazione del gruppo Gunther, ho presentato due anni fa direttamente io al professore il progetto strategico dell’isola. Quello che ora si sta trasformando in realtà.

In qualità di custode di Gunther e del suo patrimonio, il dott. Mian oltre all’isola alle Bahamas, si è ora buttato a capofitto nello sviluppo di una inedita collezione NFT che segue l’onda della serie, intitolandola appunto “Gunther’s Rich Dog Collection”.

Ma i nuovi progetti non finiscono qui. Ho infatti ricevuto il via libera per investimenti in ambito sportivo. Motta di Livenza in questo momento avrebbe molte opportunità in tal senso. Ho avuto recentemente delle proposte anche per rilevare delle società sportive nel territorio Liventino. Ma onestamente penso che le dirigenze locali non siano ancora pronte all’ingresso di grossi capitali.

 

STAY TUNED

Stefano Cigana

Chiara Ferragni: sul tavolo l’offerta del cane miliardario Gunther

Gunther chiama Chiara Ferragni: vi spiego perché ho proposto al trust da 1.000.000.000$ di puntare verso questa meta

Si stava raffreddando il clamore intorno alla notizia shock del cane Gunther che vendeva per oltre 30 milioni di dollari l’ex-villa a Miami di Madonna. Dalla super-plusvalenza incassata dal pastore tedesco miliardario, sino alla reaction social della “Material Girl” in persona. News che ha fatto il giro d’ufficio dentro le più grandi testate mondiali: dal New York Times al Washington Post. Sembrava tutto finito… niente di più sbagliato.

Quando ho visto che Chiara Ferragni metteva di fatto in vendita il 66% della sua società Fenice Srl non ci ho pensato due volte. Tirarsi indietro? Mai. In pochi istanti ho visto materializzarsi davanti a me un disegno ben delineato. Sarebbe una partnership perfetta, ho pensato, devo subito telefonare a Maurizio.

Come era prevedibile, mi ha dato corda. Posso quindi annunciare che il Gunther Group, con il suo capitale che sfiora il miliardo di dollari, è fortemente interessato a rilevare la maggioranza di Fenice diventando il “growth capital” che Chiara Ferragni sta cercando. L’offerta arriverà presto sul tavolo dell’imprenditrice italiana.

Clicca e leggi il primo articolo in assoluto che ne parla >

Influencer? No, Gunther.

Come evidenziato da Il Sole 24 Ore e da altre testate, Fenice Srl (ex Serendipity) nonostante 1,19 milioni di fatturato, registra perdite per circa 3,4 milioni. La società dell’influencer si assesta quindi più come una start-up, una realtà che in questo momento ha effettivamente bisogno di un finanziatore serio e lungimirante.

Chi meglio del Gunther Group? Un trust internazionale ultra-capitalizzato che ha tutte le caratteristiche per far rinascere dalle proprie ceneri Fenice. L’immensa disponibilità economico-finanziaria del cane più ricco del mondo, oltre al suo importante ruolo in grado di spostare davvero gli equilibri negli ambienti che contano, sono elementi che interesserebbero tutti.

Inoltre Chiara Ferragni troverebbe un alleato dal solido know-how nel mondo delle licenze luxury-oriented. L’imprenditrice ha già ampiamente dimostrato d’aver compreso alla perfezione le potenzialità delle licenze. Non a caso molti dei suoi incassi arrivano proprio dalle royalties.

L’ingresso del Gunther Group con un nuovo assetto societario significherebbe aprire anche le porte a potenziali operazioni di licensing con realtà prestigiose come il Principato di Monaco, da dove vi sto scrivendo.

Il trust è infatti insediato in big cities icone indiscusse di lifestyle come Miami, Dubai, Monte Carlo e le paradisiache Bahamas.

Oltre il concetto di marketing

In questo caso vorrei ricordare che Gunther è unico, non ci sono VIP, celebrities o influencer che tengono. È una star decisamente non-convenzionale, la sua sola presenza in appuntamenti esclusivi diventa una calamita mediatica pazzesca.

La comunicazione con Gunther è così orchestrata su un sismografo emotivo dove i picchi raggiungono risultati sbalorditivi. Siamo su un altro livello. E Venetia Communication è l’unica società di comunicazione che può vantare uno stretto legame con il cane più ricco del mondo.

Adesso riuscite ad immaginarvelo anche voi a fianco all’influencer più famosa d’Italia?

Stefano Cigana

A Sticciano con Gunther, il cane più ricco del mondo

Ho invitato Gunther, il cane da mezzo miliardo di dollari, alla Tenuta di Sticciano

È stato un fine settimana intenso e direi molto speciale: ho stretto la zampa a Gunther, il cane più ricco del mondo. Ma non solo, l’ho invitato nel nuovo hub innovativo di Venetia Communication nel cuore della Toscana: la meravigliosa Tenuta di Sticciano. Un’oasi esclusiva a Certaldo, in provincia di Firenze, di proprietà del tycoon di Singapore Ching Chiat Kwong.

Qui siamo stati i protagonisti di un’importantissima produzione pubblicitaria. Un’ulteriore dimostrazione dell’appeal globale intorno alla fenomenale storia del cane Gunther.

Il pastore tedesco Gunther è infatti l’erede del fondo milionario della contessa Karlotta Liebenstein. Da proprietario di oltre un migliaio di beni immobiliari da sogno, viaggia su jet privati e ovviamente vive nel lusso sfrenato.

Leggi l’articolo del Il Tirreno sulla mia visita a Sticciano con l’amico Gunther >

Una storia unica che recentemente è tornata sotto i riflettori. Il merito è dell’onda mediatica scatenata dalla vendita dell’ex-villa di Madonna a Miami, da parte del trust che si prende cura del cane e ne gestisce il patrimonio milionario. 

Un’operazione a cui ho contribuito direttamente, amplificandone l’impatto su scala planetaria, lasciando senza parole anche la “material girl” Madonna.

Leggi l’articolo dedicato e scopri la reaction della star americana >

Mi hanno anche chiesto “come ci si sente a tenere al guinzaglio mezzo miliardo di dollari?”

In Gunther non mi sono mai limitato a vederne solo la ricchezza, come altri hanno fatto! Vedo nel cane più ricco al mondo la rappresentazione di un’ideologia che io stesso abbraccio e che è il mio mantra, un vero potenziale!

Se ti sei perso le puntate precedenti, approfondisci nell’articolo dedicato >

Puntati i riflettori sulla Tenuta di Sticciano e sulla Star a 4 zampe

Uno show che è andato in scena nel territorio di Sticciano, tra incantevoli passeggiate e piacevoli attimi di relax nella natura Toscana. Momenti che saranno i frame di una prestigiosa produzione top secret.

La Tenuta di Sticciano si è trasformata in questi giorni in un vero e proprio set. Non un punto di partenza e nemmeno un punto di arrivo. Bensì un ulteriore step progettuale verso un’evoluzione del borgo ad autentica base per progetti fashion & luxury-oriented. Il potenziale è enorme.

«Qui si terranno incontri che permetteranno di dare risonanza a queste terre, mettendo insieme realtà internazionali e locali».

Avvenimenti che confermano e sottolineano i trend del mercato Real Estate della zona. La bellissima Valdelsa è infatti sotto la lente d’ingrandimento di diversi facoltosi investitori. In quest’ottica, l’arrivo in Toscana della dogstar Gunther si inquadra in un evento a tutti gli effetti. 

La curiosità e le notizie che il pastore tedesco milionario è capace di scatenare ne sono la dimostrazione perfetta. Superando di fatto il clamore mediatico di qualsiasi influencer “canonico”.

Scopri qui tutte le sfaccettature di una dogstar strategy stupefacente >

Resto a disposizione per eventuali dubbi o perplessità e per chi riesce a vederci oltre, come me.

Stefano Cigana

 

ph. Ginevra Photo

WTF? MADONNA SUL CANE GUNTHER

La popstar Madonna su Gunther: "Quando scopri che un cane sta vendendo la tua vecchia casa per 3 volte la somma per cui l'hai venduta!"

Sta facendo il giro del mondo la notizia che Gunther VI, cane più ricco del mondo, vende l’ex villa della popstar Madonna per ben 32 milioni di dollari! Tutti i riflettori sono puntati sull’incredibile storia del pastore tedesco che dorme nella stessa stanza che fu della “Material Girl”.

La star americana ha condiviso la news nelle sue stories di Instagram: l’ironia non le manca di certo!

La meravigliosa tenuta di 1.2 acri, affacciata sull’incantevole Baia di Biscayne, nella Miami più esclusiva, è stata negli ultimi 20 anni il Regno della dinastia Gunther. Una stirpe canina di 6 generazioni che ha ereditato la fortuna milionaria della contessa tedesca Karlotta Liebenstein. Un patrimonio che ha fatto nascere il Gunther Group, trust internazionale che coccola nel superlusso l’erede a quattro zampe e ne investe gli assets.

Queste vicende mi stanno coinvolgendo in prima persona!

Ti sei perso le puntate precedenti?

Clicca e leggi l’ultimo articolo sul clamoroso boom di Gunther VI con la vendita della villa di Miami e sulla mia full immersion nel progetto.

Qui invece i primi 6 mesi di co-working con Maurizio Mian, tutta la storia del progetto Happiness e del pastore tedesco Gunther.

Vedere che un progetto a cui partecipiamo attivamente viene ricondiviso da un’icona della musica pop come Madonna è una conferma che siamo sulla strada giusta della comunicazione contemporanea.

Una vera bomba mediatica

Stefano Cigana

Il cane milionario Gunther, Maurizio Mian e l’ex villa di Madonna: shockwave a Miami

Vivere in prima persona gli effetti dell’Happiness Project del Gunther Group

Il cane più ricco del mondo, Gunther VI, sta vendendo la sua villa di Miami per 32 milioni di dollari. Una location meravigliosa, ex proprietà della popstar Madonna. No non è un bluff, è tutto vero!

L’amico farmacologo Maurizio Mian e il suo Gunther Group, trust internazionale che cura il patrimonio di circa 500 milioni del cane, hanno scatenato un vero e proprio boom mediatico con la notizia della vendita immobiliare. La news, riportata da Forbes, dal Washington Post e da altre grandi testate, punta nuovamente i riflettori su Gunther e su quello che rappresenta: il modello scientifico della felicità.

[Scopri qui che cos’è il progetto Gunther insieme ai primi 6 mesi di co-working con il dott. Mian].

Vivere in prima persona queste vicende, sviluppandone attivamente la comunicazione è per me fonte di enorme orgoglio, gratitudine e determinazione. Un’autentica full immersion nel mondo di Gunther.

Gunther VI vende la sua villa di Miami per 32 milioni di dollari

L’incantevole e maestosa tenuta di Miami, precedentemente acquistata dalla Star Madonna per 7,5 milioni di dollari, è oggi in vendita per ben 32 milioni dall’attuale proprietario: il pastore tedesco Gunther VI.

La villa, acquisita dal nostro amico a quattro zampe nel 2000, si affaccia sulla baia di Biscayne ed è a pochi chilometri da Miami Beach e Brickell. Una proprietà di 1,2 acri (0,5 ettari) unica nel suo genere. Costruita nel 1928, si trova in un quartiere ultra-luxury, basti pensare che è situata sulla stessa strada dove ha vissuto Sylvester Stallone.

La residenza privata, dall’evidente stile mediterraneo, vanta dei lussuosi interni di ben 8.400 piedi quadrati con nove camere da letto e 9 bagni. È inoltre l’unica casa dell’enclave esclusiva ad avere a disposizione un molo. Una dimora iconica da cui poter ammirare un paesaggio strepitoso.

Giardini disegnati con arte e sapienza, giochi d’acqua, palme, sentieri in pietra e una piscina dotata di un ponte dal tipico fascino italiano. Un’atmosfera Made in Italy che continua anche nelle maestose sale interne.

Gunther: un pastore tedesco da mezzo miliardo di dollari

Un vero e proprio Regno per Gunther VI. Come testimonia anche il ritratto nel soggiorno dell’antenato Gunther IV. Una stirpe di sei generazioni che risale ormai a 40 anni fa. Come ho avuto già modo di raccontare ampiamente nell’articolo dedicato, Gunther è il cane più ricco del mondo, ad oggi vale mezzo miliardo di dollari.

Nel 1992 eredita infatti la fortuna della contessa tedesca Karlotta Liebenstein. La nobile e facoltosa padrona, non aveva figli ma amava molto i suoi animali, lasciando così il suo enorme patrimonio al suo cane, Gunther III.  Un trust che è poi cresciuto ulteriormente grazie a investimenti immobiliari e imprese strategiche.

Il team del Gruppo Gunther, oltre a prendersi la massima cura del cane ereditiero, decide come impegnare il suo trust. Un patrimonio investito in immobili, editoria, squadre sportive, discoteche, ricerca scientifica, comunicazione strategica e molto altro.

Full immersion nel progetto della felicità

Vivere questi momenti dall’interno, contribuendo alla creazione di comunicazione strategica per far conoscere il modello su scala mondiale. Questo è uno degli obbiettivi principali del progetto “Total Happiness” che mi riguardano direttamente, una vera e propria formula scientifica per raggiungere la felicità intesa come scopo della vita. Un modello teoretico e sperimentale votato al benessere psico-fisico, sulla base dei principi cardine elaborati dal professor Mian.

Il recentissimo clamore provocato dalla notizia della Villa di Miami è l’esempio lampante del grande potenziale e dell’impatto mediatico-sociale che ha il progetto.

È un privilegio per me poter dialogare, studiare e lavorare a fianco di Maurizio. Ringrazio inoltre Forbes, The Washington Post e a tutte le testate che hanno dato spazio alla news.

Vuoi saperne di più? Scrivimi su WhatsApp.

Stefano Cigana

maurizio mian modello gunther

Maurizio Mian, la ricerca della felicità e i 400 milioni di euro del cane Gunther. I miei primi sei mesi al lavoro, in modalità top secret, a fianco del famoso farmacologo pisano.

Proprietario di una delle case farmaceutiche più importanti del mondo, da trent’anni dedica la sua vita all’elaborazione di un modello sociale vincente. E il tempo gli sta dando ragione.

Si può scegliere di dedicare la propria vita all’elaborazione sociale di un modello vincente? Assolutamente sì, come ha dimostrato negli ultimi ventisette anni Maurizio Mian, brillante farmacologo, rampollo della famiglia Gentili. Che un giorno ha deciso di lasciare il mondo dell’industria farmaceutica, a cui sembrava geneticamente destinato, per realizzare un progetto su vasta scala che vede il benessere come massimo obiettivo. Il tutto partendo da un assunto tanto ambizioso quanto interessante: conoscere come si realizza il vero benessere aiuterebbe il mondo intero a vivere meglio. 

L’impostazione scientifica della sua formazione personale ha fatto sì che applicasse lo stesso rigore metodologico anche nell’elaborazione dell’intero progetto, concepito per districarsi in un lungo arco temporale e andando a verificare sul campo la validità dell’assunto teorico. 

Tenendo conto di un elemento. Se l’ideologia del raggiungimento del benessere è il punto fermo del modello, senza un’adeguata visibilità mediatica rischia di rimanere comunque inefficace, a prescindere dalla validità dei risultati ottenuti sul campo attraverso i modelli sperimentali proposti. 

Non a caso, Maurizio Mian usa citare spesso, come esempio mediatico di successo legato ad un’ideologia, i Beatles. Stesso paragone, usato qualche anno fa, da Steve Jobs, che in un’intervista reperibile su YouTube ha dichiarato: «my model in Business is the Beatles.»

maurizio mian modello gunther

“Caro Stefano, non prendermi troppo sul serio”

Ho incontrato Maurizio Mian per la prima volta in estate, a Pisa. Ci ha fatto incontrare l’amico comune Alessandro Trolese, che conoscevo dall’evento Lamborghini organizzato assieme nel 2019. Ero reduce dal Bull Days di Montecarlo e ovviamente a cena non ho parlato d’altro. 

Il bello è iniziato quando il professore ha iniziato a raccontarmi del suo progetto. Del Pastore Tedesco Miliardario Gunther, del Pisa Calcio, della Felicità. Della villa acquistata da Madonna e di quella di Stallone. Non capivo più nulla, ero elettrizzato. Dentro di me pensavo: “Finalmente ho trovato uno più fuori di testa di me, cazzo professore, io ti adoro!” 

“Ti invio tutti i progetti e i fascicoli” mi disse, “dacci un occhio ma, caro Stefano, non prendermi troppo sul serio”.

Non avrebbe potuto dirmi nulla di peggiore, perché ovviamente ho fatto esattamente il contrario. E probabilmente, Maurizio, lo aveva già capito.

maurizio mian modello gunther

Ho studiato il modello giorno e notte, cercando di capirne tutte le sfaccettature.

Studiare ed elaborare il modello teorico di una nuova etica del benessere andando a creare, secondo rigidi criteri scientifici, anche i personaggi destinati a calarne i principi nella vita di tutti i giorni. L’alternativa più semplice, o la scorciatoia, se vogliamo, poteva prevedere l’ingaggio di una persona già famosa, con un suo seguito, che diventasse promoter del modello. Ma come scindere poi il dato legato alla fama del personaggio da quello più intimamente connesso all’ideologia? 

Per evitare dunque che una persona diventasse soltanto il “manifesto” dell’idea, e non la sua incarnazione, si è deciso di partire da zero, creando le condizioni, basate sul modello teorico, per far crescere un’entità (umana, animale o oggettuale, singola o multipla) che fosse in un “reale stato di benessere.” 

Svelando l’impianto teorico dopo alcune dimostrazioni pratiche sul campo, da cui sono stati tratti feedback non sempre completamente soddisfacenti ed esaustivi. Però sempre attraverso la ricerca della notorietà mediatica, che ha come minimo comune denominatore la nascita del “sistema Gunther”

Un sistema che prevede una dinamica sessuale innovativa tra i componenti, che parte dal principio che il piacere produce maggior piacere. Quest’ultimo si trova idealmente al centro di un triangolo equilatero i cui vertici sono rappresentati da sesso, soldi e bellezza. 

Ovviamente solo la bellezza è un pre-requisito, che però va inserito correttamente in un sistema “ricco”, affinché garantisca un’evoluzione, senza limitarsi alla sopravvivenza. Una bellezza che può essere messa al servizio di un maggiore benessere economico, in un’ottica di libertà di scelta e totale assenza di vincolo familiare. 

Il gruppo di cinque persone, tre femmine e due maschi, assieme al cane Gunther, approda alla ricerca in modo volontario e spontaneo, ha una base economica per avviare la ricerca del successo senza pressioni che però non va confusa. Roba forte.

cane gunther

LA STORIA DIETRO AL MODELLO SOCIALE GUNTHER: WILD DOG, INNO ALLA GIOIA

Scavate le fondamenta, è arrivato il momento di posare la prima pietra. Siamo nel 1990, anno in cui viene chiusa la Torre Pendente di Pisa (città di Maurizio Mian) per motivi di sicurezza, Nelson Mandela viene liberato dopo 28 anni di carcere, la Germania Est e la Germania Ovest uniscono le loro economie, Michail Gorbačëv ottiene il Nobel per la pace. 

Un anno che, su scala minore, vede la nascita del Gunther Group; un gruppo formato da personaggi appartenenti ai settori professionali più disparati, accomunati dall’amore per gli animali e per l’interesse relativo a tutti i loro problemi. E per far sentire in maniera chiara la voce del nuovo soggetto, come prima azione viene scelta proprio simbolicamente la produzione di un disco. 

Esce con l’etichetta discografica PolyGram, e produzione dello stesso Maurizio Mian, “Wild Dog – Inno alla gioia”, un disco dedicato a chi ancora possiede degli ideali, a chi ama la vita e la gioia. E dedicato a Gunther, uno splendido pastore tedesco di dieci anni che ha una storia da raccontare. 

Si legge sulla copertina del vinile: “Circa sei anni fa Gunther viene colpito dal pemfigo, una rara malattia cronica terribile che lo avrebbe portato, in poco tempo, alla morte. La sua padrona Antonella lo fa visitare dai migliori veterinari e dermatologi e Gunther viene curato. Purtroppo però la terapia prescritta contempla anche la somministrazione di alte dosi di cortisone e, come spesso accade in questi casi, Gunther ne subisce i gravi effetti collaterali e dopo breve tempo viene colpito da osteoporosi, una malattia che poco per volta rende le ossa sempre più fragili. 

L’intuizione decisiva di Mian

Di nuovo per Gunther alcuni veterinari pronunciano la sentenza di morte. Gunther però è un cane con moltissimi amici. Uno di questi si chiama Maurizio Mian che di professione fa il farmacologo clinico. Sicuramente è solo grazie al suo intervento se oggi Gunther è vivo. Il pastore tedesco infatti, incontra Maurizio Mian proprio quando quest’ultimo era appena tornato in Italia dopo un periodo di studio in Inghilterra con il prof. J.A. Kanis, presidente della Fondazione Europea per l’osteoporosi. 

Durante il suo soggiorno all’estero questo giovane farmacologo clinico aveva individuato in una classe di farmaci (i difosfonati) gli elementi capaci di combattere l’osteoporosi. Maurizio pensò quindi di provare ad utilizzare questi farmaci per guarire Gunther. All’estero, infatti, l’osteoporosi viene già curata con successo utilizzando proprio i difosfonati. Dopo appena poche settimane, la cura cominciò a sortire il suo effetto. 

“Nasce dunque questo disco dedicato non soltanto agli animali, ma anche a tutti i ragazzi che amano la libertà e la gioia. Per questo si opta per una melodia allegra, orecchiabile che trasmette a chi l’ascolta un’immediata sensazione di leggerezza.

maurizio mian modello gunther

Il cane Gunther e il patrimonio di 400 milioni di Euro

Mentre ancora si cantano le ultime note di “Wild dog” (nel febbraio del 1991 il gruppo si esibisce anche a “Superclassifica Show” su Canale 5) gli studi di biologia comportamentale di Maurizio Mian cominciano a dare i primi risultati e occorre portarli sulle prime pagine dei giornali. 

Nasce una storia che ancora oggi, a distanza di ventisette anni, viene costantemente citata nei media italiani ed esteri. La storia narra del cane Gunther che, guarito dalla malattia dermatologica, nel 1992, eredita l’intera fortuna della contessa tedesca Carlotta Von Liebenstein; una cifra da capogiro, circa 137 miliardi di lire. 

Non un cane di nobili origini, ma un animale adottato durante il soggiorno in Toscana che attira l’attenzione della nobildonna tedesca in virtù del suo nome; lo stesso del figlio morto recentemente in un incidente stradale. Un figlio amante del calcio, che avrebbe giocato nel Werder Brema. Carlotta Von Liebenstein si innamora infatti della storia del cane narrata col disco “Wild dog” e, appena ha la possibilità di conoscerlo di persona, decide di farne il suo erede.

Il modello studiato dal professor Mian renderà il nostro gruppo una delle società di comunicazione più capitalizzate al mondo

 

Mian: “Cigana, allora, cosa ne pensi?”

Io: “Penso che ti xè el scarpèr co e scarpe sbusàe”

(Penso che sei il calzolaio con le scarpe rotte, in lingua Veneta)

 

Da allora non ho mai smesso di lavorare al progetto della felicità assieme al dott. Mian. Dopo questa folcloristica esclamazione è nata l’intesa tra me e il professore e ci siamo trovati d’accordo su quello che mancava. Il progetto Gunther è intrinsecamente comunicazione e senza di essa non può realizzarsi veramente. In questi primi sei mesi abbiamo iniziato a mettere le basi per rinnovare l’immagine del modello e studiato attentamente la sua applicazione sociale.

Ma questo è solo l’inizio. L’importante compito del gruppo sarà quello di produrre contenuti e coordinare da una vera e propria cabina di regia il modello scientifico della felicità nelle capitali e location internazionali più conosciute al mondo: Dubai, Miami, Monte-Carlo, Bahamas, Maldive, Bangkok, New York, Los Angeles, Abu Dhabi…

Buona visione a tutti!

 

Ai prossimi articoli lo sviluppo del progetto.

 

Stefano Cigana